In un'ora più vicina alla notte che alla sera, si è fatto sentire il classico e riconoscibile sfrigolio alla mano. Guardo il mio album, mai troppo lontano da me, e subito dopo l'orario. Ma ormai dovrei saperlo che la notte mi è di ispirazione. Mi rincuora con la sua calma e il suo silenzio.
Mi salta alla mente una foto che avevo fatto due anni fa. Scorro forsennatamente i post di Instagram, convinta di averla pubblicata, ma non la trovo. Sono sconcertata. Poi ricordo il motivo della sua assenza. La ripesco dal computer ripromettendomi di pubblicarla, prima o poi.
Mi faccio coccolare al pensiero di versare sul foglio bianco, i veli di qualcosa che prenderà forma sotto i miei occhi solo una volta ultimato il tutto.
Sì, questa è la mia forma di meditazione. A volte entro in un altro mondo, come attraverso un portale, e a volte esco dalla vita in cui mi riconosco ogni giorno.
Il tempo si annulla.
lo si potrebbe identificare come una clessidra, la cui sabbia scorre velocissima verso il basso, ma che non si riempie mai.
Tutto questo fino a quando quel foglio bianco ha preso la sua forma, e allora tutto ritorna esattamente come prima, con il ritmo costante dalla natura.
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